Se inteso quale prodotto che riceve una sua legittimazione ed è etichettato come tale, l’opera d’arte è il risultato dell’azione non solo dell’artista-autore, ma di tutti quanti popolano il mondo dell’arte, in primis i mercanti innovatori, i quali ne decretano l’ingresso. All’interno del mercato, le forze che agiscono sono molteplici: i collezionisti, difendendo l’investimento effettuato, tengono a mantenere alto il valore commerciale; i critici d’arte si esprimono sul valore culturale delle opere; direttori e curatori di musei, sebbene abbiano come funzione principale la legittimazione culturale del “prodotto” in funzione storicizzante, ne legittimano il valore economico grazie al loro ruolo di collezionisti pubblici. Il vero e proprio valore commerciale di un’opera d’arte contemporanea è definito sulla base di fattori qualitativi e quantitativi strettamente connessi con la tecnica utilizzata (pittura, scultura, disegno, fotografia, video), con lo stile (arte pop, astratta, informale e così via), con variabili quali il numero di esposizioni realizzate, la galleria d’arte di appartenenza, la varietà di forme espressive utilizzate, e il prezzo delle ultime opere vendute.Un’ulteriore nozione da tenere presente quando si parla di mercato dell’arte contemporanea è quella che riguarda la presenza simultanea di un mercato primario e di un mercato secondario. Nel primo caso, si tratta del luogo dove si attribuisce il valore economico alle opere d’arte, secondo logiche non sempre comprensibili e margini di incertezza piuttosto elevati, mentre nel secondo caso l’opera fa la sua comparsa dopo essere stata rivenduta e, dunque, si tratta del luogo dove l’attribuzione del valore è legata a fattori economici più prevedibili (variazioni del contesto macroeconomico, effetti di reddito ecc.). L’offerta è, in questo caso, rappresentata dal gallerista, prima ancora che dall’artista, il quale contribuisce a legittimare l’autore, mentre dal lato della domanda è il collezionista a determinare la qualificazione finale del bene. POLI F., Il sistema dell’arte contemporanea, Produzione artistica, mercato, musei – La terza, Roma-Bari, 2008, p. 140.